Mostra: 1 - 6 di 6 RISULTATI

Cinque Terre DOC Campo al Sole

“NON CREDO CHE CHIESI PROMESSE AL SUO SGUARDO, NON MI SEMBRA CHE SCELSI IL SILENZIO O LA VOCE QUANDO IL CUORE STORDI’ E ORA NO, NON RICORDO SE FU TROPPO SGOMENTO O TROPPO FELICE, E IL CUORE IMPAZZI E ORA NO, NON RICORDO DA QUALE ORIZZONTE SFUMASSE LA LUCE”

-F. DE ANDRE’, Malato di Cuore n.5.

Sassarini_cinqueterre_campoalsole

CINQUE TERRE D.O.C. 2021

Uvaggio: Bosco (60%), Albarola (20%), Vermentino (20%).

Vinificazione: le uve vengono vinificate in bianco in acciaio con lieviti indigeni. Dopo la fermentazione il vino rimane sui propri lieviti per sei mesi circa sino all’imbottigliamento, durante questo periodo si effettuano almeno due battonage a settimana per arricchire naturalmente il vino sia al gusto che al naso. Affinamento 50% in acciaio e 50% in legno per 6 mesi.

Note degustative: il naso si apre gradualmente su note fruttate e minerali per poi virare su note di spezie e erbe officinali.

Colore: giallo paglierino vivido.

Fresco e sapido.

Abbinamenti: grigliata di crostacei.

Zona di produzione: Vernazza.


Sciacchetrà Riserva

Vino bianco passito, deve il suo nome al metodo di vinificazione.

Il termine sembra derivare da un antico termine con cui si indicavano le bevande fermentate: shaker. La tecnica di appassimento potrebbe essere stata introdotta nell’VIII SECOLO a.C. da esuli greci, o forse semplicemente derivare dalle contaminazioni delle tecniche di vinificazioni antiche diffuse sul territorio italico.

Si tratta di un vino passito difficile da ottenere, si raccolgono prematuramente i grappoli migliori (prevalentemente uva Bosco), si appendono a fili nelle cantine di sasso o distendono sui graticci.

Cosi rimangono sino al 1 di novembre, condizioni climatiche permettendo, scongiurando muffe o l’eccessiva essiccazione.

Il passo suggestivo è la sgranatura a mano, acino per acino, facendo attenzione a scartare il frutto non sano.

Si passa alla fase di pigiatura; da quel momento il vino rimane in acciaio o in legno per la fase di fermentazione.

Passando da mosto a vino, rimane in affinamento per 36 mesi, trattandosi di SCIACCHETRÀ RISERVA.

Colore: giallo ambrato.

Abbinamenti: decisamente solo o con formaggi dal carattere deciso.

Tradizionale l’abbinamento con i dolci/panettone genovese.

Temperatura di servizio: 14 gradi.

Sciacchetrà

Schermata 2018-02-07 alle 14.03.00.png

CINQUE TERRE SCIACCHETRA’

Vino bianco passito, deve il suo nome al metodo di vinificazione.

Uvaggio: Bosco (80%), Albarola, Vermentino.

Il termine sembra derivare da un antico termine con cui si indicavano le bevande fermentate: shaker. La tecnica di appassimento potrebbe essere stata introdotta nell’VIII SECOLO a.C. da esuli greci, o forse semplicemente derivare dalle contaminazioni delle tecniche di vinificazioni antiche diffuse sul territorio italico.

Si tratta di un vino passito difficile da ottenere, si raccolgono prematuramente i grappoli migliori (prevalentemente uva Bosco), si appendono a fili nelle cantine di sasso o distendono sui graticci.

Cosi rimangono sino al 1 di novembre, condizioni climatiche permettendo, scongiurando muffe o l’eccessiva essiccazione.

Il passo suggestivo è la sgranatura a mano, acino per acino, facendo attenzione a scartare il frutto non sano.

Si passa alla fase di pigiatura; da quel momento il vino rimane in acciaio o in legno per la fase di fermentazione.

Passando da mosto a vino, rimane in affinamento per 18 mesi.

Vinificazione: le uve sono vinificate in acciaio con lieviti indigeni a contatto con le bucce per almeno tre settimane senza controllo della temperatura. Durante la fermentazione si effettuano vari rimontaggi per estrarre dalle bucce profumi, tannini e colore. Alla fine della fermentazione il vino viene separato dalle bucce e rimane a contatto con le fecce nobili per 12 mesi.

Note degustative: aromi di albicocca, agrumi canditi, erbe officinali secche, curcuma e iodio. Al palato la dinamica dolce e cremosa è innervata dalla sapidità.

Colore: giallo ambrato.

Abbinamenti: decisamente solo o con formaggi dal carattere deciso.

Tradizionale l’abbinamento con i dolci-panettone genovese.

Temperatura di servizio: 14 gradi.


Sericum

“Come sottile filo di seta che lega indissolubile i crinali delle nostre terre o come la linea brillante che delimita il mare lungo l’orizzonte nelle lunghe giornate estive. Questo è il nostro Sericum, dorato come i nostri tramonti liguri, setoso al palato come una veste preziosa.

Ad ogni sorso, un piccolo viaggio nel piacere.”

— Papik Dal Degan

VINO BIANCO PASSITO

Uvaggio: Bosco (80%), Albarola, Vermentino.

Vinificazione: Affinamento e invecchiamento in Barrique di rovere francese.

Note degustative: aromi di albicocca, agrumi canditi, erbe officinali secche, curcuma e iodio. Al palato la dinamica dolce e cremosa è innervata dalla sapidità.

Colore: giallo ambrato.

Abbinamenti: decisamente solo o con formaggi dal carattere deciso.

Tradizionale l’abbinamento con i dolci-panettone genovese.

Temperatura di servizio: 14 gradi.

Volume alcolico: 13%

Unda de Mä

Schermata 2018-02-08 alle 17.38.36

Vinificazione: pressatura soffice delle uve, decantazione statica e fermentazione a temperatura controllata.

Affinamento: in serbatoi inox, a contatto con la feccia nobile.

Colore: giallo paglierino con riflessi verdognoli, perlage fine e persistente.

Profumo: caratteristico, fruttato, di mela e frutta bianca.

Sapore: piacevolmente aromatico, equilibrato e di facile beva.

Temperatura di servizio: 6-8 °C

Gradazione alcolica: 11% Vol.