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Sciacchetrà Riserva

Vino bianco passito, deve il suo nome al metodo di vinificazione.

Il termine sembra derivare da un antico termine con cui si indicavano le bevande fermentate: shaker. La tecnica di appassimento potrebbe essere stata introdotta nell’VIII SECOLO a.C. da esuli greci, o forse semplicemente derivare dalle contaminazioni delle tecniche di vinificazioni antiche diffuse sul territorio italico.

Si tratta di un vino passito difficile da ottenere, si raccolgono prematuramente i grappoli migliori (prevalentemente uva Bosco), si appendono a fili nelle cantine di sasso o distendono sui graticci.

Cosi rimangono sino al 1 di novembre, condizioni climatiche permettendo, scongiurando muffe o l’eccessiva essiccazione.

Il passo suggestivo è la sgranatura a mano, acino per acino, facendo attenzione a scartare il frutto non sano.

Si passa alla fase di pigiatura; da quel momento il vino rimane in acciaio o in legno per la fase di fermentazione.

Passando da mosto a vino, rimane in affinamento per 36 mesi, trattandosi di SCIACCHETRÀ RISERVA.

Colore: giallo ambrato.

Abbinamenti: decisamente solo o con formaggi dal carattere deciso.

Tradizionale l’abbinamento con i dolci/panettone genovese.

Temperatura di servizio: 14 gradi.

Sciacchetrà

Schermata 2018-02-07 alle 14.03.00.png

CINQUE TERRE SCIACCHETRA’

Vino bianco passito, deve il suo nome al metodo di vinificazione.

Uvaggio: Bosco (80%), Albarola, Vermentino.

Il termine sembra derivare da un antico termine con cui si indicavano le bevande fermentate: shaker. La tecnica di appassimento potrebbe essere stata introdotta nell’VIII SECOLO a.C. da esuli greci, o forse semplicemente derivare dalle contaminazioni delle tecniche di vinificazioni antiche diffuse sul territorio italico.

Si tratta di un vino passito difficile da ottenere, si raccolgono prematuramente i grappoli migliori (prevalentemente uva Bosco), si appendono a fili nelle cantine di sasso o distendono sui graticci.

Cosi rimangono sino al 1 di novembre, condizioni climatiche permettendo, scongiurando muffe o l’eccessiva essiccazione.

Il passo suggestivo è la sgranatura a mano, acino per acino, facendo attenzione a scartare il frutto non sano.

Si passa alla fase di pigiatura; da quel momento il vino rimane in acciaio o in legno per la fase di fermentazione.

Passando da mosto a vino, rimane in affinamento per 18 mesi.

Vinificazione: le uve sono vinificate in acciaio con lieviti indigeni a contatto con le bucce per almeno tre settimane senza controllo della temperatura. Durante la fermentazione si effettuano vari rimontaggi per estrarre dalle bucce profumi, tannini e colore. Alla fine della fermentazione il vino viene separato dalle bucce e rimane a contatto con le fecce nobili per 12 mesi.

Note degustative: aromi di albicocca, agrumi canditi, erbe officinali secche, curcuma e iodio. Al palato la dinamica dolce e cremosa è innervata dalla sapidità.

Colore: giallo ambrato.

Abbinamenti: decisamente solo o con formaggi dal carattere deciso.

Tradizionale l’abbinamento con i dolci-panettone genovese.

Temperatura di servizio: 14 gradi.


Sericum

“Come sottile filo di seta che lega indissolubile i crinali delle nostre terre o come la linea brillante che delimita il mare lungo l’orizzonte nelle lunghe giornate estive. Questo è il nostro Sericum, dorato come i nostri tramonti liguri, setoso al palato come una veste preziosa.

Ad ogni sorso, un piccolo viaggio nel piacere.”

— Papik Dal Degan

VINO BIANCO PASSITO

Uvaggio: Bosco (80%), Albarola, Vermentino.

Vinificazione: Affinamento e invecchiamento in Barrique di rovere francese.

Note degustative: aromi di albicocca, agrumi canditi, erbe officinali secche, curcuma e iodio. Al palato la dinamica dolce e cremosa è innervata dalla sapidità.

Colore: giallo ambrato.

Abbinamenti: decisamente solo o con formaggi dal carattere deciso.

Tradizionale l’abbinamento con i dolci-panettone genovese.

Temperatura di servizio: 14 gradi.

Volume alcolico: 13%

1968

“Così edificò Egli nella luce e nell’ombra l’opera d’eterne parole che ingombra l’orizzonte umano con la sua mole immensa”

G. D’annunzio nel I centenaro della nascita di Victor Hugo

1968: ANNO DELLA FONDAZIONE.

Vino rosso

Uvaggio: merlot

Vinificazione: le uve vengono vinificate in acciaio a contatto con le bucce. Prima maturazione in acciaio e affinamento in barrique per 12 mesi.

Note degustative: colore rosso rubino intenso, all’olfatto piccoli frutti rossi, note speziate e vaniglia.

Abbinamenti: tagliere di formaggi e affettati.

Unda de Mä

Schermata 2018-02-08 alle 17.38.36

Vinificazione: pressatura soffice delle uve, decantazione statica e fermentazione a temperatura controllata.

Affinamento: in serbatoi inox, a contatto con la feccia nobile.

Colore: giallo paglierino con riflessi verdognoli, perlage fine e persistente.

Profumo: caratteristico, fruttato, di mela e frutta bianca.

Sapore: piacevolmente aromatico, equilibrato e di facile beva.

Temperatura di servizio: 6-8 °C

Gradazione alcolica: 11% Vol.